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5D_Cambia Dimensione

Intervista al gruppo di “player” che hanno costruito e guidano l’esperienza digitale 5D_Cambia Dimensione!

 

Cos’è  l’esperienza di 5D?

  • L’esperienza 5D dal punto di vista dell’ospite è un’occasione per provare un progetto nuovo, gestito da ragazzi giovani, e che ha davvero un sacco di stimoli. Invece dal punto di vista mio, ovvero un “player”, è fonte di soddisfazione, in quanto vedo molta partecipazione da parte di ragazzi come noi, questo vuol dire che siamo riusciti a creare qualcosa che li attira, e non il solito progetto magari monotono e che spesso non invoglia la partecipazione ai giovani.
  • 5D è un progetto dove dei ragazzi delle superiori hanno deciso di mettersi insieme per dare alla comunità uno spazio esperienziale sulla tecnologia e sull’uso del digitale.
  • Per l’esperienza di 5D sono fondamentali i giovani e questo fa si che sentiamo nostro questo progetto: ci sentiamo parte del territorio e inclusi in qualcosa di più grande. Essere parte del 5D significa essere parte di quello che è e sarà in futuro questo progetto.

 

Perché partecipi al gruppo 5D? Cos’è per te l’esperienza di 5D?

  •  Vengo a 5D perché è stato un progetto che fin da subito mi ha dato l’opportunità di esprimermi e veder nascere una realtà che stavo creando anche io. Ora questa realtà è quasi formata, e ho un legame affettivo con essa, sono passati quasi 2 anni ormai, come potrei non esserci legato.
  •  5D è un esperienza che mi permette di stare assieme ad altri miei coetanei che condividono le mie stesse passioni e interessi e questo fa sì che si crei un clima di familiarità e amicizia che è difficile trovare in altri luoghi al di fuori della propria casa.
  • Io vado al 5D perché mi piace il gruppo e l’atmosfera che si è creata con gli altri ragazzi, dove imparo mettendomi in gioco, conoscendo persone nuove e provo a lasciare un segno. Per me il contatto con le persone è importante. Una grande qualità di 5D è d’integrare le diverse abilità dei diversi componenti del gruppo.
  • Vengo a 5D perché è un progetto che permette di relazionarmi e confrontarmi con altre persone per sviluppare e migliorare questo progetto.

 

Che messaggio vuole trasmettere sul digitale l’esperienza 5D?

  • L’impegno di mettersi a progettare attività sempre nuove all’interno del progetto è una marcia in più del progetto. Una sorta di aggiornamento costante. Il messaggio di 5D è di far diventare la tecnologia più accessibile, informare e formare sul digitale, ma soprattutto lasciare qualcosa che rimanga alla comunità.
  • 5D vuole mettere in evidenza tutte le facce del digitale. Sia i lati pericolosi che quelli sicuri e fonte di opportunità. Ma, cosa molto importante, non vuole essere un corso sulla sicurezza, che parte già con il mettere in evidenza il potenziale rischio di esso. Noi vogliamo far provare sulla pelle delle persone cos’è il digitale, cosa suscita (divertimento, rabbia, ingegno…), le opportunità che ti dà, ma anche come sia facile perdersi e fraintendere, e anche mettere in evidenza il distacco che c’è tra reale e virtuale.
  • L’interagire con i propri coetanei avendo un obiettivo comune è uno dei nostri punti forza: lo scambiarsi idee, il gestire le stanze, gli imprevisti e le reazioni agli stimoli, oltre che a giostrarsi le situazioni. Tutto ciò è fonte di crescita, per non parlare di quante conoscenze si apprendono per la vita di tutti i giorni.
  • 5D vuole trasmettere alle persone che parteciperanno all’attività di aver maggior consapevolezza nell’utilizzare i dispositivi digitali.

 

Che significato ha per te costruire l’esperienza in Villa?

  • È stato particolarmente importante la realizzazione di questo progetto all’interno di una struttura come la Villa. Oltre ad averci permesso di avere a disposizione tutti gli spazi, ha una posizione strategica, qui ci sono altre realtà, siamo all’interno di un ambiente molto frequentato e soprattutto conosciuto.
  • Per me è importante costruire quest’esperienza in Villa perché è un luogo che non tutti conoscono interamente ma che può dare tanto. Il fatto che 5D sia in un luogo della comunità come la Villa rende il progetto ancora più aperto: uno spazio per i ragazzi.
  • La Villa è un punto di riferimento per tutti coloro che abitano nei dintorni o meno, questo fa in modo che il progetto sia facilmente raggiungibile e riconoscibile. Avere poi la possibilità di condividere spazi e materiale con altri progetti secondo me fa capire ancora di più il messaggio di continua evoluzione che caratterizza questo progetto.
  • Villa è un posto di aggregazione, le persone possono trovare un modo per relazionarsi e fare nuovi incontri.

 

Un sogno/augurio per il futuro del progetto?

  • Il mio sogno per questo progetto è quello di farlo diventare una realtà stabile, autonoma, e soprattutto continuativa nel tempo.
  • Spero che 5D diventi un progetto sempre più conosciuto e un esempio, un luogo di inclusione e socializzazione, dove poter vedere: ragazzi pronti a sperimentare le stanze, ragazzi che si ritrovano per fare i compiti e poi fare una partita insieme, ecc… Mi aspetto che cresca e si aggiorni sempre di più e che incuriosisca sempre più giovani disposti a mettersi in gioco per imparare. Spero un giorno di sentire dei ragazzi dire “Ah oggi andiamo al 5D, ti va di venire con noi?”
  • Spero che questo progetto emerga nella realtà del territorio di Bassano e dei dintorni (magari anche oltre…) e che diventi uno strumento per scuole e associazioni per sensibilizzare un tema così delicato come la tecnologia.
  • Spero che 5D sia un’esperienza sempre più ricercata e che le persone che parteciperanno siano interessate ad aiutarci a migliorare 5D sempre di più.

 

Elena, Mirko, Pietro e Simone



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