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Cari amici e simpatizzanti di Macondo.

«E questa fredda sera di marzo, mamma, io torno. Ritorno nella casa che prima io e poi tu lasciammo. Che lungo andare, mamma, un lungo camminare come un sogno. Sorridente, ti ritrovo come sempre e più forte di sempre, il tuo cuore senza braccia tutto a te mi stringe. Non serve raccontarti di me e di questi anni in lontananza. Tu ben sai tutto perché da dentro di me hai visto sempre. Mi gioverebbe sapere di te e del tuo nuovo mondo … ma occorre aspettare per sapere, attendere bisogna l’altro incontro».

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