fbpx

Del Campo: osservatori consapevoli o inconsapevoli

“Siamo noi ad aver addomesticato le piante o sono loro ad averci addomesticato?” scrive Michael Pollan in “La botanica del desiderio”.
L’idea che, in qualche modo, l’uomo possa essere stato soggiogato dal mondo vegetale e usato come strumento di propagazione ci fa rabbrividire. Viene meno la visione antropocentrica dell’uomo che domina il pianeta, la sicurezza di essere la specie migliore, la più intelligente (Homo sapiens sapiens, per ben due volte sapiente!).
In realtà siamo una specie molto giovane, esistiamo da 250.000-300.000 anni e considerando che la vita media di una specie si aggira intorno ai 4-5 milioni di anni, ci possiamo tranquillamente definire dei giovincelli.
Abbiamo cominciato a coltivare la terra circa 10.000 anni fa. Vangatura, zappatura, semina, irrigazione sono solo alcune delle operazioni necessarie a far crescere una pianta, per non parlare del controllo di tutti i “commensali” che vengono a mangiare alla tavola da noi ben apparecchiata (come scrive James C. Scott in “L’origine della civiltà”). Basti pensare alle erbe infestanti (o accompagnatrici), agli insetti e ai funghi parassiti.
Vista così l’agricoltura più che una conquista sembra essere una condanna!
In effetti per i nostri antenati non fu un passaggio così immediato: le prime forme di agricoltura e allevamento furono solo di supporto alle più redditizie attività di caccia e raccolta e questo durò per alcune migliaia di anni. Il nostro approccio alla coltivazione dovrebbe tener conto della storia e del lento processo di coevoluzione che l’uomo ha avuto con le piante.
Dobbiamo essere consapevoli di essere stati sfruttati dal regno vegetale (siamo gli unici esseri viventi a nutrirci di peperoncino e a disseminarne i semi con le nostre feci!).
Vegetale a chi? Ponendoci quindi con lo sguardo interessato dell’umile osservatore, lasciando da parte la nostra arroganza zoocentrica, cominciamo a comprendere, seppur solo parzialmente, le leggi che regolano la natura, le stesse che regolano anche le nostre coltivazioni. Questo è l’approccio che vogliamo utilizzare nelle coltivazioni di Villa Angaran S.Giuseppe.
Nei nostri orti riconosciamo e classifichiamo tutte le erbe infestanti che chiameremo più correttamente “accompagnatrici” (in fin dei conti non sono altro che dei commensali), sappiamo distinguere quelle in grado di propagarsi solo per seme e quelle che si propagano anche per parti di pianta (le più ingorde!!!).
Monitoriamo settimanalmente la presenza di insetti parassiti (o commensali) e li conteniamo utilizzando altri organismi viventi antagonisti (batteri, funghi, altri insetti).
Studiamo il terreno, lo annusiamo, lo osserviamo, lo palpiamo, lo assaggiamo (solo i più temerari!!!). Instauriamo una relazione col suolo, lo calpestiamo solo in determinati punti, creando una sorta di viabilità controllata.
Le nostre aiuole sono delle ZTL: si può circolare solo nei camminamenti circostanti (a parte qualche incursore afferente alla specie Canis lupus familiaris).
Così facendo osserviamo che il terreno resta soffice e non necessita di ulteriori lavorazioni, le radici dei nostri ortaggi trovano il massimo beneficio e le colture crescono rigogliose. Pomodori, melanzane, zucchine, fagiolini, cavoli sono solo alcuni dei prodotti che potete trovare a TODOMODO serviti nel bar-trattoria. Le nostre aiuole sono circondate da fiori (Hypericum Hidcote) come una cintura colorata che attira insetti pronubi (come le api) e da ulivi dai quali ricaviamo un ottimo olio.
Al tramonto il nostro sguardo mira verso ovest e tra i cipressi luccicano i tralci delle nostre vigne (bianco e rosso della Villa, i nostri vini, da assaggiare)!
Le nostre piccole azioni modificano il paesaggio. Noi abbiamo scelto la bellezza!

Michele



My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.